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"You need to Call it" - Decesso d'Amore

martedì 3 dicembre 2013
Ricordo ancora una puntata di Grey's Anatomy in cui uno dei medici diceva all'altro, disperato poiché non era riuscito a salvare un paziente: "You need to call it. Call it! Time of Death.."

Quando non c'è più niente da fare si deve comunicare e registrare l'ora del decesso.

Ero lì presente quando è accaduto, ti si ferma il cuore. Non ci puoi credere.

Per questo mi ha colpito il paragone che mi è stato fatto fra questo e la fine di un amore.

Un mio amico americano, mentre avevo gli occhi persi nel vuoto mi ha detto "You need to call it babe".

Non avevo capito sul momento.. poi l'ho guardato, il suo volto era tra il comprensivo, il premuroso e il "sono il tuo reality check". E allora ho risposto "I know."

Non si può paragonare la fine di un amore o dei sentimenti alla fine di una vita.

Questo è fondamentale da tenere a mente.

Perché solo alla fine della vita non c'è soluzione.

Quando ripenso all'ultimo sguardo di mio nonno, pochi secondi prima che si spegnesse davanti a me, ricordo l'incredulità, che restò con me per settimane.

Razionalmente sapevo cosa fosse successo, ma non riuscivo a comprenderlo.
Ero come semi-cosciente.

Perché il suo cappellino di lana era nel bagno e non più sulla sua testolina pelata?

Era quello il suo posto.

Però pensandoci sono un po' gli stessi ragionamenti che si fanno quando un amore finisce.

Perché lui non è qui? Questo è il posto in cui era, in cui volevo restasse.

Ogni angolo di strade percorse non ha più nessun senso, i semafori sembrano tutti rossi e durano per sempre.

Diventi una specie di ripetitore automatico di frasi, luoghi, odori.

Non ti sfugge niente.


Improvvisamente vedi Bonsai ovunque, perché con quella persona parlavi di Bonsai, la sua pianta preferita.

Eppure in quel negozio, nell'ufficio del consulente della palestra, nella portineria del palazzo della tua amica c'èri stata milioni di volte, come mai quei Bonsai non li avevi mai notati?

Quando qualcuno entra nella tua vita, indipendentemente dal perché vada via, lascia un vuoto che non si può colmare.

Per questo con gli anni diventiamo dei colabrodo, pieni di piccoli buchetti, che ci fanno fare acqua da tutte le parti.
Che ci rendono complessi, cinici, insicuri, disillusi.

Quando mio nonno è andato via ho pensato a quale esempio potesse darmi.

In una vita aveva realizzato tutto.

Aveva viaggiato, amato e sposato una donna che diceva essere la più bella del mondo pur non avendone "assaggiate"altre. Aveva lavorato, messo su una famiglia, una casa in città e una casa in campagna, coltivato alberi di frutta, raccontato storie ai nipoti.

Certo aveva anche i suoi difetti, come tutti, ma nonostante questo aveva vissuto con al suo fianco una persona altrettanto imperfetta con la quale aveva realizzato piccole - grandi cose.

La morte, l'abbandono, la perdita, ci mettono di fronte a cose più grandi di noi.

Ingestibili.

Che poi, alla fine, a distanza di tempo, ci insegnano.

Non ho potuto salutarti, non ho avuto il tempo di capire se le tue mani sarebbero state calde anche in montagna come lo erano in città, non ho saputo se la notte dormi su un fianco o a pancia in giù.
Se la mattina di Natale sei ancora sbronzo dalla vigilia ma comunque col buonumore, se il nostro bacio sotto il vischio sarebbe stato meglio di quello fra Ashton Kutcher e Amanda Peet.

Non ho saputo molte cose perché non hai avuto alcun interesse a darmi il tempo di scoprirle con te.

Il tempo è stato gettato, così come le buone intenzioni, insieme al vapore che esce dalla bocca mentre ci si bacia per strada con il primo freddo.

E non c'è niente che si possa fare quando non c'è niente.

Questo è il motivo per il quale "I need To Call it".

Ora del Decesso: adesso.

Soundtrack *LOVE* - Sistiana





Una Mela Al Giorno - I Dosaggi dell'Amore

mercoledì 20 novembre 2013
Siamo tutti cresciuti sentendoci dire che "Una Mela Al Giorno Toglie Il Medico di Torno".

C'è chi ci crede, c'è chi prende questa cosa con le pinze ma ne capisce i reali vantaggi.

Il concetto è: mangia una mela ogni giorno e starai meglio. 
Tieni sempre delle mele in cucina, non rimanere mai senza. 
Fai diventare la mela una tua costante, qualcosa di reperibile e indispensabile per te.


Il concetto di "Mela al Giorno" per un cane è: ti voglio sempre, ti cerco sempre e non me ne vergogno nemmeno quando rasento il ridicolo.

Così ho iniziato a riflettere sul concetto di costanza e frequenza.

Si dice che un prato dovrebbe essere tagliato almeno due volte a settimana, che i denti del cane andrebbero lavati almeno un giorno sì e un giorno no.
Che il freezer andrebbe sbrinato almeno due volte all'anno, una prima e una dopo l'estate.
Che i capelli andrebbero spuntati almeno ogni otto settimane.
Che sui propri social networks bisognerebbe postare foto e status almeno due volte al giorno.
Che bisognerebbe bere due litri d'acqua al giorno.
Che sarebbe bene mangiare pesce ricco di Omega 3 almeno due volte a settimana.
Che l'ideale sarebbe cambiare le corde della chitarra ogni due-tre mesi, in base all'utilizzo che se ne fa.

Ma se si può dare una frequenza a così tante cose, allora mi chiedevo, ogni quanto si può amare?

Quante volte si può ascoltare la stessa canzone col cuore incastrato in una gabbia di ragioni e pensieri?
Quante volte è consigliato baciare e fare l'amore? Due volte a settimana, due volte al giorno?
Ogni quanto farsi i boccoli così che lui possa passarci le dita dentro? 

Per quanti minuti al giorno fissare il muro e disegnarci il suo viso prima che scappi via dalla memoria?

Questa volta non ho risposte, quindi lo chiedo a voi.

Scrivetemi qui sotto i dosaggi dell'amore, secondo voi.

Soprattutto i baci, quanti baci a settimana?

Buon Mercoledì!



"Andare A Casa"

mercoledì 13 novembre 2013
A volte invidio davvero le persone con la memoria di ferro.
Quelle capaci di dire: "L'ultimo Novembre così caldo e soleggiato risale al 1986. In quel periodo tra l'altro Ronan Reagan diventava il 41º Presidente degli Stati Uniti, ricordi?"

No, non ricordo.

Il tuo sorriso però, quello sì che lo ricordo.
C'è un ritaglio visivo - temporale nella mia mente, della tua testa leggermente inclinata, dei tuoi occhi vispi che guardano altrove.
Poi le labbra iniziano a muoversi, si tratta millesimi di secondo in cui non capisco cosa diavolo stia succedendo.
Sento quella tipica sensazione da "primo bagno dell'anno", quando arrivi in spiaggia dopo un anno di lavoro.
Senza alcun preavviso tutto si illumina: stai sorridendo.
E boom, mi guardi.
Ricordo persino cosa stavi dicendo.

E allora no, non so quando sia stato l'ultimo Novembre caldo e soleggiato, ma non voglio preoccuparmene.

Il cielo di Milano a Novembre, visto da me


Cammino sotto casa in mezzo alle foglie e respiro l'aria profumata di una città che tutti dicono puzzare.
Piego la testa all'indietro e sento il vento fresco fra le ciglia.
Ti sento qui. È dolce immaginarti.

Ecco la piccola me, risorta da una montagna di ceneri, da così tante vite già vissute che forse solo un gatto potrebbe capire.

Bloccata su una barchetta piena d'acqua, passavo le giornate a tappare buchi, per non affondare.
Non avevo un minuto per guardare l'orizzonte.

Ma adesso è Novembre e di minuti ne ho quindici.

Quindici in cui cammino nelle foglie e aspetto, per non andare a casa.

Quindici in cui mi innamoro di ogni angolo di strada, in cui temporeggio, vicino al terzo albero da sinistra, di fronte al bar, aspettando di vederti arrivare.

Il tempo di una passeggiata, così breve ma intenso, perfetto per ascoltare le storie di tutte le signore del quartiere e fingere di essere nata oggi, ingenua e pulita, come se nessuno m'avesse mai spento e buttato via in passato.

A Novembre mi alzo presto perchè il sole è troppo caldo e il tempo di pensare a quanto sia bella la vita...mai abbastanza.

Novembre e non mi importa di cosa sarà.
Il presente ha un fiocco in testa, ed è il regalo più bello per me.

In fondo lo sappiamo che il sole andrà via.
Che farà freddo poi.
Ma ci hanno regalato un Novembre che non si vedeva dal 1986, perchè pensarci adesso?

Ci sono le foglie, c'è il terzo albero da sinistra e poi ci sei tu.
E con te, fra quindici minuti, voglio andare a casa.


Capelli Autunnali DIY con Colour B4! Da Shatush Biondo a Castano Scuro a Biondo Scuro Dorato Caramello!

domenica 29 settembre 2013
 "Nelle puntate precedenti... " *leggete qui sotto!!*


Dopo quasi 2 anni di shatush biondo ho sentito per tanti motivi il bisogno di un cambiamento. Sono andata dal parruchiere e vuoi per fraintendimento, vuoi per bla bla, il colore con quale sono uscita era un castano scuro, quasi "Nero" (Vedi Foto 1). Non dico che ci stessi male o che non mi piacesse per niente ma era più scuro del mio colore naturale, un po'monotono, cioè una massa scura senza vita..e quindi se non mi truccavo sembravo uno zombie! 
Diciamo che mi piaceva ma sapevo che non era l'ideale. Ho pensato di tenerlo comunque così e che tanto avrebbe scaricato un po'. Però con i lavaggi diventavano sempre più... VERDI! 
Questo perchè era stato fatto un colore cenere, che fatto sul biondo diventa verde.
(Mio zio è parrucchiere quindi oltre a una passione personale per le cose di bellezza come tutte le Girls ho anche lui che mi ha spiegato tante cose in passato!) 

Ho provato a lavare i capelli con un mix di acqua calda, bicarbonato e shampoo senza tensioattivi per far scaricare il colore (consigliato da mio zio quando in America mi avevano fatto color Katy Perry e piangevo come una fontana), ma non veniva via del tutto. 

Così ho deciso di acquistare su ebay inghilterra il Colourb4 (Foto 2&3) 

Che cos'è il Colour B4?? È un prodotto che serve ad eliminare le tinte chimiche dai capelli, che NON agisce sul capello naturale perchè fa restringere soltanto le molecole della tintura. Non contiene ammoniaca nè acqua ossigenata dunque non rovina i capelli (davvero). 
È base di ditionitio di sodio (fonte google e il contenitore del prodotto, non sono una chimica quindi non mi mandate i topi morti a casa se sbaglio qualcosa!!) 

Quindi se hai fatto una tinta scura sul biondo te la fa sparire e la radice naturale non viene modificata. Ad esempio ritorni al biondo che avevi sotto. Idem se fai tinta nera su capello castano etc etc ti riporta al colore che avevi sotto prima della tintura. Io lo conoscevo bene perchè quando stavo in America avevo usato 2 volte il #coloroops che è la stessa cosa in versione americana. In Italia ovviamente non esiste se ve lo state chiedendo :D
N.B Lascia sui capelli una puzza di zolfo tremenda per almeno 2-3 shampoo, quindi se lo usate non spaventatevi è normale!

Comunque! Dopo soli 15 minuti ero di nuovo bionda :) (Foto 4) 

A quel punto ho iniziato tipo Maga Magò a fare i miei intrugli (Foto 5) per arrivare a quello che volevo.... 

Cioè questo! #nofilter scattata con canon 600D



Ho tenuto fuori qualche ciocca più chiara e ho applicato 3/4 di color Caramello e 1/4 di Biondo Scuro Dorato.

Nel complesso i capelli risultano castani, come si vede nella foto più in basso, ma alla luce hanno sfumature dorate e ramate.

Era questo che mi mancava prima, le sfumature.

Perchè ogni donna è fatta di sfumature se ci pensate.

Mi sentivo soffocare in un colore netto come quello di prima.
Infatti anche il biondo che avevo prima era comunque leggermente sfumato..

Ora metto qualche foto di come risulta il colore con la fotocamera frontale dell'iphone4 con la luce grigia di Milano :)



E adesso invece  vi metto una foto di cosa ne pensa Moki di tutte queste cose come capelli, vestiti, trucchi:








Quando Vai Via

giovedì 12 settembre 2013
Quando vai via la mia casa diventa un Museo.

Quanto costa il biglietto? Zero, perché nessuno può entrare.

Così come nessuno mi si può avvicinare. Il cerchio rosso della malinconia rende a chiunque impossibile parlarmi.

Solo una persona con disturbo ossessivo-compulsivo o con l'ascendente in Scorpione può fare quello che faccio io, che possedendo entrambe le caratteristiche lo faccio molto bene.

Il divano è il primo punto che fisso, appena vai via.

Ne analizzo le pieghe. Memorizzo il punto in cui il cuscino si è spostato quando ti sei alzato per uscire.
Mi sembra di vedere il punto esatto in cui il tuo culetto perfetto si è seduto.

Chiudo la finestra, i rumori mi feriscono.

Il letto non posso nemmeno guardarlo, sto già cercando di capire come convivere con l'odore della mia stessa pelle.
Che sa di te e me, quando facciamo l'amore come se fosse la prima volta, anche se ci conosciamo da mille anni.

Quando tu vai via è sempre pomeriggio, per questo non posso fare a meno di pensare a come eravamo qualche ora prima.

Quando dormiamo insieme non sono i primi raggi di sole ad aprirci gli occhi, ma i primi movimenti di una gamba, la mia o la tua, intrecciata con l'altra.

Un piede si muove e l'altro mugugna "mmmm.."

Apro mezzo occhio, vedo che ci sei e ricomincio a dormire.

Il rito dello "sbirciare sull'iphone e poi riaddormentarmi" viene abolito, preferisco sbirciare sotto le lenzuola.

Quando ci svegliamo insieme Fanqulo alla colazione con lo yogurt magro e cereali, andiamo a prendere un croissant, facciamo colazione fuori. Che tanto quando cammini mano nella mano di calorie ne bruci il doppio.

Te lo dico sempre, il mio momento preferito con te è andare a dormire e svegliarmi la mattina.

Non ho mai capito il perché e non ho intenzione di analizzarlo. Lo faccio già con tutte le cose, questa la lascio così com'è.

Quando vai via è come avere l'Influenza.
Non vuoi che ti venga, ma già che ci sei ti fai la pastina e ti metti a letto, a guardare la tv come quando eri bambino.

Quando vai via la mia casa diventa un Museo, te l'ho detto.

Ma dopo qualche ora arriva la pazzia.

Scrivo una canzone, no disegno, ma non so disegnare allora scrivo un libro ma un libro è troppo lungo allora esco faccio delle fotografie.. NO! Ho deciso comprerò una polaroid e farò una bacheca sul muro fatta di istanti, ma sarà una cosa mai vista, non una di quelle banali.
Divento il genio incompreso del mio mondo, l'Artista senza paure.
Per 6 minuti.



E poi pulire, pulire, pulire.

Rimettere a posto, togliere le tracce.

"Così non vedrò niente che possa ricordarmelo e non soffrirò".

Il divano non ha più grinze, tutto è perfettamente identico a prima che arrivassi tu.

Mi faccio una doccia bollente, ti lavo via.

Questo aiuterà.

Ancora non sono pronta per rispondere al telefono, ma sono sulla strada giusta, lo sento.

Cerco un elastico per i capelli e sul tavolo con le dita inciampo in un pacchetto di Vigorsol.

Perché mi hai fatto questo?

Come hai potuto lasciare qui le tue gomme? Quelle che hai comprato con le tue mani, fatte di dita, quelle che hai pagato con le tue monete, prese dal portafogli nero, che avrai preso dalla tasca destra, mentre farfugliavi al tabaccaio "Q..ste p..favore".

Perché le hai lasciate qui?

Non piango, ormai sono talmente abituata che le lacrime le conservo per le occasioni speciali.

Questa non lo è, mi lasci sola da sempre, sarebbe uno spreco piangerle stasera.

Stasera mi nascondo sotto le coperte anche se fa ancora caldo, mangio una pastina di tristezza e ti rispondo con una riga corta agli sms.
Per farti sentire in colpa.
Perchè mi fai venire la febbre al cuore, quando vai via.






"Dimmi Solo Si"

martedì 27 agosto 2013
L'amore è un'impresa complicata.

Ti fa mangiare solo due Ringo Boys nell'arco di 12 ore perchè o ti struggi d'amore o mangi.

Non puoi fare due cose insieme, non puoi.

L'amore ti fa perdere il portamonete per la prima volta nella tua vita, ti fa pensare che la pioggia sia meravigliosa e che se ti ammalerai per averla beccata in pieno senza ombrello allora potrai stare a letto a rotolarti in quelle lenzuola imbevute di odori.

L'amore è un gioco coi dadi e le pedine, e se finisci sul "fermo un turno" ti sembra di morire.

Sulla terra siamo quasi 7 miliardi di persone.. e tutti parliamo di questo grande mistero sentimentale, lo descriviamo, ne siamo schiavi.

Ognuno la vede a modo suo, è questo il problema.

L'amore è passione?
L'amore è intesa intellettuale?
Può essere anche solo una notte?
O l'amore è quello della coppia, delle abitudini, della sicurezza e della casa?



Ognuno può dire la sua. E ognuno può cambiare idea.

Un giorno infili le emozioni in uno schema millimetrico cercando di farcele entrare, un giorno ti senti una rockstar e ti scoli l'intera bottiglia della Passione, fregandotene della sbornia del giorno dopo.

Io ancora non so dove sono, chi sono.

Ti chiedo di darmi un minuto per pensarci su, ti chiedo solo altri due semafori rossi, altre due fermate del tram. Ti chiedo tempo.

"Dimmi Solo SI", queste le tue parole.
Un "SI" è così piccolo e semplice, s'impara insieme a "Mamma", "Papà" e "No".
Allora perchè è così complesso farlo uscire dalla mia bocca?

Perché questa bocca ha baciato già milioni di speranze arrugginite.
Questa bocca ha parlato troppo quando doveva tacere, ed è rimasta a labbra incollate quando doveva parlare, gridare, prendere una posizione.



"Pensi Troppo", questa la tua conclusione.

Forse perché a un certo punto si pensa prima, per non ritrovarsi a pensare dopo.
Forse perché pensare è una cuccia sicura per chi di passione è da sempre ammalato.

Per chi non riesce a fermarsi, per chi di treni al volo ne ha presi a dozzine.

"Dimmi Solo di Si" e sarà bellissimo.
"Dimmi Solo di Si"e ti stupirò.

Ma non c'è modo di prevedere le aspettative.

Ogni volta che metti il lievito in un dolce ti chiedi "quanto crescerà? lieviterà bene?"
Eppure è sempre la solita fottuta ciambella di carote e yogurt, con cui hai disgustato i tuoi amici innumerevoli volte.

Sai esattamente quanto lieviterà e se lieviterà, conosci le dosi.

Ma il burro va lavorato a temperatura ambiente, la farina setacciata, lo yogurt non deve essere troppo freddo, lo zucchero va aggiunto piano piano.

Pensi di poter eseguire le stesse operazioni sempre in maniera identica?

La verità è che le tue torte sono sempre state tutte diverse, amica mia.

Non hai mai fatto un Pan Di Spagna uguale all'altro, non hai quella "ricetta segreta" di cui tanto ti vanti.

Non puoi che farlo ogni volta, pensando di sapere che diavolo stai impastando.

Ti Dico Solo Si, che sia Amore o Passione, che siano ingredienti in dosi uguali o che non lo siano.

Ti Dico Solo Si perché voglio vivere.
Perché me lo hai chiesto.. e se ti chiedono di vivere.. non puoi dire Solo NO.

Un cervello in catene - Ma si può ancora dire quello che si pensa?

domenica 25 agosto 2013
Si può dire quello che si pensa?

Dopo lunghe riflessioni ho concluso che NO, non si può.

Il 28 Agosto del 1963, a Washington, Martin Luther King infiammava le folle con il suo famoso speech.

Lo ascolto mentre scrivo.



Ci sono state persone molto coraggiose nella storia, che hanno preso la responsabilità delle loro parole, dei loro pensieri, e spesso ne hanno pagato le ingiuste conseguenze. 

Ci stavo pensando di recente. Il mio amico scrive su FB quasi tutto quello che gli passa per la testa, e non importa cosa gli diranno, lui resiste, tiene botta.

Qualche anno fa usavo anche io FB come una valvola di sfogo, per dire quello che pensavo e gridarlo "al mondo", per farlo arrivare più lontano possibile, così da sentirmi libera.

Poi piano piano ho cominciato a chiudermi.

Come in una relazione di coppia nella quale non ti senti capito, o ti sembra sempre di essere facilmente soggetto al rinfacciare, al giudicare.

In fondo capita a tutti, ma ognuno reagisce a modo suo.

Non amo che le mie parole vengano lette frettolosamente, con un occhio sul computer e l'altro sulla chiappa destra in preda a un prurito fortissimo.

Non amo la superficialità e la leggerezza con la quale sul web vengono vissute le cose.

Se sei buono e romantico sei falso, perchè non si può accettare in questa società di finti cinici e rosiconi che qualcuno creda nelle cose semplici e ami. 
Se sei pungente perchè hai un cervello per notare cose che non vanno intorno a te e ne parli sei cinico e rosicone.... Mi sembra di essere tornata alle scuole elementari, dove i bulletti di turno alla fine dicono sempre le stesse cose per cercare di metterti a tacere, perchè non hanno nemmeno le argomentazioni necessarie per essere o fare qualcosa in prima persona.

Non mi piace andare in giro a sventolare le mie esperienze, le mie competenze, chi sono, cosa so.. per il semplice fatto che tutto ciò che ho fatto me lo sono sudato. 
Chi può permettersi di essere altezzoso di solito viene da situazioni facilitate. Nel lavoro, nella famiglia, nell'economia.
Chi suda per ciò che ha non ha la testa per menarsela, per tenere testa ai bulletti del web.

Ecco quella sono io.

Mi annoio e mi schifo nel leggere cose superficiali in giro.
Apro FB e mi dico "Ma dove siamo finiti?"

Dovrei fregarmene e andare dritta per la mia strada.

Ma qual è poi quella strada?

In questi giorni mi manca terribilmente l'America.

Ma non posso scriverlo su FB, su Twitter.

Perché potrei ricevere commenti come "Allora perché sei tornata"? - "Sempre a disdegnare l'Italia! è per gente come te che questo paese va a rotoli (ADDIRITTURA???)" - "Non dirlo a me! ci sono stato in vacanza e ci ho lasciato il cuore. Lì è TUTTO MEGLIO, altro che 'sto paese di merda" - "Sì, ma "aMERICA con la A minuscola non se po' sentì sistià."

.... Sono tornata perchè non tutte le vite sono fatte di soldi e possibilità infinite..dico che mi manca l'America perché nonostante i suoi mille difetti ho amato quel paese e mi manca come ogni cosa vissuta per 4 anni della tua vita..questo non significa che odi il mio paese e lo dico sempre quanto lo ami pur rimanendo LUCIDA... non è vero che "lì è tutto meglio".. magari in vacanza si vedono solo i lati positivi, non generalizziamo.. la A minuscola? I'm sorry little teacher.. la mattina consiglio un protettore gastrico prima di colazione, altrimenti l'acido poi TE sale al cervello.

Dovrei rispondere ad ogni piccola cosa in questo modo? Che senso avrebbe?
Per me i social erano un modo per condividere emozioni, pensieri.. e lo facevo partendo dal presupposto che io sono una "dei buoni". 
Come nei film dei supereroi, io sono quella sfigata che sbatte contro le porte-vetro ma poi se vede un'ingiustizia si mette il mantello e polverizza tutti per fare quello che è giusto.

Non mi piace litigare. Non mi piace essere offesa. Non mi piace la superficialità.

Non sto dicendo che in questi ipotetici commenti scritti qui sopra qualcuno mi avesse offeso eh! Per la regola del "trovo il pelo nell'uovo" qualcuno potrebbe criticare questo hahaha! 
Ah.. i commenti sono inventati, sono diciamo i commenti tipo che si leggono in giro.. ;)

Poi...metto più foto del mio cane che mie.
Perchè lui è molto bello e penso ispiri sensazioni positive.
A me piace ispirare, poichè amo essere ispirata.
Quante foto mie dovrei mettere? 3 giorni su 5 mi vedo un cesso, voi che ve ne fate di me con gli shorts, di me primo piano sulle poppe, di me duck-face (criticata anche quella poichè da "bimbaminkia"..baby..facevo quella faccetta quando le bimbeminkia non erano nemmeno in processo embrionale.. rilassati!) 
A volte lavoro con dei fotografi che mi dicono che dovrei osare di più, che potrei "permettermelo".. (ci lavoro nel senso che mi fanno delle foto oppure faccio io da assistente per altri shooting) ma io non mi sentirei a mio agio ad avere una timeline fatta di me presa da ogni angolazione.

Forse sono proprio di un'altra generazione.

dal mio instagram @sistiana

A me piaceva il telefono di casa, che aspettavi che il "lui" di turno ti chiamasse SENZA USCIRE di casa tutto il giorno.

Non il Whatsapp che "stasera mi ti voglio fare" e domani Franceschina mi manda l'emoticon di una bocca e allora "forse mi voglio fare lei".

E poi dai.. adesso hanno tutti un'opinione.
Prima c'era Maria De Filippi, ora il Web.
Gabbie aperte, venghino signori, venghino!

Chi vuole dare un'opinione a caso su una foto, un video, un racconto? Prego, da questa parte, è gratis!

- Non si accettano commenti di persone qualificate o esperte di foto, video o letteratura, per favore astenersi professionisti, Grazie - 

Youtube che è un po' il mio mondo è un altro esempio delle riflessioni che sto facendo, sui social e sull'Italia.

Prendiamo esempio da YT UK, Inghilterra.

Avete presente Zoella, Alfie, Tanya Burr, JacksGap etc.. lavorano insieme, tramite dei Networks, per fare progetti insieme. Collaborazioni, eventi. E si frequentano anche nella vita vera, sull'onda della fortuna lavorativa che il web ha creato per loro!

E così CRESCONO tutti. Perché da che mondo è mondo l'unione fa la forza. Soprattutto nell'economia.

Nel mio paese temi sempre di pestare qualche cacca, di creare qualche dramma diplomatico se frequenti uno youtuber o un altro, di sembrare sfigato se chiedi, menoso se fai la tua vita.

Guardando i feed pubblici degli Youtuber inglesi e americani vedi come si facciano ilikes reciprocamente. ThatsHeart lika Michelle Phan, Michelle Phan lika Kandee Johnson e così via. Su Yt, Su Instagram.

In Italia ai miei "colleghi" sembra cadano le dita a fare un clic.

Allora dopo aver sempre likato ho cominciato a fregarmene anche io.. tanto non sembra nemmeno interessare il mio supporto, il mio apprezzamento, perchè conta solo la facciata, far finta di essere tutti SIMPA e social, quando alla fine sono tutti sempre pronti ad abbaiarti alle spalle perchè fai questo e fai quest'altro. 
E GUAI, GUAI supportarti! Anche se tu lucidi scarpe e loro pettinano furetti, quindi campi d'interesse completamente diversi e lontani da qualsivoglia competizione, GUAI supportare!

Queste cose mi annoiano! Parecchio.

Se hai qualcosa davvero, se vali, se sei confident, non avrai paura che qualcuno ti porti via nulla o che ti metta in ombra.

Se mi chiedete che applicazioni uso per le mie foto su instagram io ve lo dico, non temo mica che  "svelando" il segreto delle mie preziosissime foto potrebbe succedere qualcosa di drammatico! ahahahah! Ognuno fa foto diverse, ed è bello pensare che tutti abbiano gli stessi mezzi a disposizione per esprimersi.

Un orto resterà sempre della stessa grandezza e avrà sempre e solo zucchine e pomodori se non lo estendi a quello del vicino e insieme non aggiungete le pannocchie.

Ora chiudo, perché vado a trovare un mio amico per fare due chiacchiere vocali! 

Vi mando un abbraccio, sperando di aver creato qualche spunto interessante anche per voi e non polemiche... LOOOOL :)

Yours, 
Sistiana

p.s. questo l'ho fatto ieri, è un video, cliccateci su! :)




Moki il Latin Lover del Parchetto - Istinti sessuali nel cane maschio

sabato 27 luglio 2013
Premessa* 

Moki è il mio primo cane e sono alla mia prima esperienza. 
Da quando era piccolo ho studiato e mi sono informata con libri, siti, trasmissioni, allevatori, comportamentalisti, proprietari di cani.
Nonostante questo avrò sempre nuove cose da imparare, dubbi, argomenti sui quali cercare aiuto e confronto.
Ci sono varie scuole di pensiero sull'educazione del cane e spero che in questo blog, quando si parlerà di cani, ci si potrà aiutare e mai mancare di rispetto. 
Qui parlerò come se stessi chiacchierando con degli amici, non è un blog di insegnamenti ma un posto dove confrontarsi!
Buona Lettura :)

---

Ciao!

Mi sono chiesta se scrivere questo post o meno perchè dovrò cercare di trovare "le parole giuste" :)

Moki è un cane toy, pesa 2 chili ed è minuscolo!

Ma non è un cane da borsetta.

Io non volevo fosse un cane di quel tipo, e lui per carattere non ha mai voluto esserlo, quindi ci siamo trovati :)

Fin dai 4 mesi ha imparato a socializzare al parco, nell'area cani.
L'ho fatto crescere a contatto con il parco, il verde, quanto più possibile.
L'ho sempre portato anche d'inverno in modo tale che fosse un cane equilibrato e non un cane che ha paura degli altri cani.

Intanto facevo anche il training per tenerlo in casa, per farlo camminare al guinzaglio etc.

Già intorno ai 5 mesi cercava di "montare" i suoi amichetti maschi. Mi hanno spiegato che era normale nel loro "codice canino" per questioni di "dominanza" e che se succede una volta ogni tanto non è niente di preoccupante quindi poichè non succedeva spesso non mi sono allarmata.

Un giorno con un suo amichetto maltese con cui faceva sempre la lotta per giocare la cosa è "degenerata".

All'improvviso mi sono accorta che aveva un "coso" gigante lì sotto!!! :D mi sono chiesta se fosse normale e ho chiesto a tutti i padroni di cani presenti se lo fosse. 
Tutti erano un po' stupiti e mi dicevano che era in effetti un qualcosa che non si vede tutti i giorni!!!

Dopo questo tentativo di montare il suo amichetto maltese quella enooorme protuberanza non rientrava più.. Moki mi fissava ansimando, immobile. 

Dopo 15 minuti era ancora così...

La cosa poi, nei mesi successivi, è successa un paio di volte ancora.

L'ho portato da vari veterinari (non solo per questo ma anche per i dentini e altre cose) e mi hanno detto più o meno tutti la stessa cosa, così come il comportamentalista e le persone che incontro.

I veterinari mi hanno detto che Moki è molto androgeno (e, a quanto pare, iperdotato!).
Oltre ad essere un cane dominante (fa sorridere considerato quanto sia piccolo!) ha, più di altri cani ad esempio, un fortissimo istinto ad accoppiarsi.
Come per le persone le cose cambiano a seconda di come si è. 
Non siamo tutti uguali, e nemmeno i cani lo sono.
Mi hanno suggerito la castrazione chimica.

Riporto la spiegazione dal sito www.avanzimorivet.it 

Il farmaco agisce bloccando la produzione dell’ormone maschile, il testosterone, senza il quale il cane non prova il desiderio di accoppiarsi e non può produrre spermatozoi. La deslorelina viene somministrata sottoforma di una piccola capsula, simile al microchip, che viene iniettata con una siringa sotto la pelle alla base del collo. Causa una temporanea infertilità, che va da 6 settimane dopo l'impianto e che dura almeno 6 mesi. 
Il farmaco non ha alcuna controindicazione o effetto collaterale, tranne un lieve gonfiore nel punto dell'impianto in alcuni cani, che scompare spontaneamente entro un paio di settimane.

Quando mi hanno consigliato questa cosa era primavera.
Ho deciso di pensarci un po' su, anche se il veterinario mi aveva detto che comunque in futuro avrei dovuto pensarci perchè Moki è uno di quei soggetti che rischiano tumori ai testicoli e questo potrebbe prevenirlo.


Nel periodo di Aprile/Marzo Moki piagnucolava tutto il giorno vicino alla porta di casa, era inappetente e sempre triste.

Cercava di scappare di casa e si lanciava nel cortile appena vedeva una fessura aperta.. insomma tutte cose "non da lui".

Quando al parco o nella sala d'attesa del veterinario o nei negozi si lanciava sulle cagnette cercando di... (si, ovunque e con chiunque!!) gli dicevo solo "Moki" oppure "Hey.." e lui più o meno si fermava.
Lo facevo per evitare si eccitasse troppo senza potersi poi accoppiare così da non sentirsi di nuovo "male" come altre volte.

Poi si è calmato. 



Nelle ultime due settimane siamo stati un po' dalle parti di Napoli, Roma etc. Siamo stati in campagna, al mare.

Tutto bellissimo e Moki era più felice e affettuoso del solito!

Poi sono dovuta tornare a Milano per lavoro per qualche giorno e da quando l'ho riportato all'area cani, dove c'erano un paio di cagnoline all'inizio del calore,  lui è "impazzito" di nuovo.

Per poco non si faceva sbranare da un cane più grosso che non voleva si avvicinasse a Sissi (la maltesina più ambita del parchetto!), ma lui insisteva e insisteva.

Morale della favola: mangia poco (anche se di solito il caldo non gli fa passare la fame), è meno ubbidiente, tristissimo in casa, dorme tutto il tempo e non mi "cerca", mentre di solito io lo chiamo "ombretta" perchè mi sta sempre attaccato hehehe!

C'è chi dice che a non castrarli soffrono di più a meno che tu non li faccia accoppiare.
Chi dice che se li fai accoppiare una volta poi diventano ancora più tremendi (io vorrei comunque fargli fare i cuccioli prima o poi se capita!)
Chi dice che il cane maschio non soffre anche se nella vita non si accoppia mai.
Chissà!?!

Quali sono le vostre esperienze e le vostre idee in merito?

Fatemi sapere qui sotto!!

Vi lascio con questo mini video di stasera su instagram :)

http://instagram.com/p/cSLumBCS45/?igref=ogexp

Sistiana