Tutte le volte che faccio la spesa, arrivata alla cassa, mi chiedono se ho la tessera.
La risposta è sempre "Ehm.. no!".
E loro mi dicono "Peccato! Facendo la tessera, dopo tot bollini potrebbe ricevere questo e quest'altro! Noi premiamo la fedeltà dei nostri clienti e l'acquisto presso la nostra sede di prodotti diversi nel corso dell'anno!"
Allora l'altra notte, immersa in un mare di insonnia, come quando le onde del mare sono troppo alte per poter galleggiare serenamente, mi sono messa a pensare a tutti gli ambiti della vita in cui facciamo raccolta di bollini.
Nella salute.
Pensate a quante piccole o grandi malattie collezioniamo.
Quante ne curiamo, con nervosismo e dedizione, nell'attesa di guadagnare quel fantastico premio: la completa guarigione.
Nel percorso scolastico e universitario.
Esami su esami, voti su voti, per arrivare a quel prezioso pezzo di carta che, presumibilmente, farà riempire la bocca di descrizioni di platino ai nostri parenti, con gli inquilini del piano di sotto.
Nell'educazione dei figli, o dei nostri animali.
Tentativo dopo tentativo, pannolino dopo pannolino.
Tanti bollini che porteranno al premio di un bravissimo bambino o cagnolino, che possiamo portare in giro riempiendoci la bocca di descrizioni di platino, come i nostri parenti.
Quante soddisfazioni.
Ci ricordiamo ogni corridoio, ogni banco freschi percorso per arrivare al nostro Cuocicereali a vapore multifunzione da 2.000 bollini.
Ogni busta della spesa portata sotto la pioggia, ogni casco di banane biologiche per quella Bicicletta elettrica a pedalata assistita da 15.000 punti (fonte catalogo fidaty esselunga).
E quindi varrà anche per l'Amore no?
Quante canzoni dei Bon Jovi, quanti baci bruttissimi, quanti baci bellissimi che sembravano essere gli ultimi che avresti mai dato.
Quante lacrime singhiozzate.
Prima per quell'amore piccolo e adolescenziale, che alla fine era un amore fatto d'ego.
Tu non lo sapevi ancora, che si inizia ad amare per compiacere se stessi, e solo crescendo si ama perché si ha un genuino bisogno di dare e una pura capacità di fare.
Poi per quell'amore che ti ha ribaltato come un calzino a pois.
Con i pois, appunto, tutti arruffati dal lato delle cuciture, tipo bacarozzo di tessuto che cerca di tornare nella posizione originaria.
Quell'amore che ti ha fatto capire che facevi assolutamente schifo in così tanti lati del tuo carattere, che se te l'avessero detto mica ci avresti mai creduto.
Quanto amore di letto fatto per dimostrare a te stesso che, no, non ci stavi sotto per chi ti aveva fatto soffrire.
Per dimostrare che "tu ti sai divertire".
Facendoti la doccia il più veloce possibile come quando mangi un cannolo siciliano e i denti te li lavi subito per evitare di rovinarti i denti, e anche perché era troppo dolce, e un po' ti ha disgustato.
Quante telefonate con Nonna e Zia, a spiegare che si, effettivamente avevi "fallito" di nuovo.
E che tu però stavi meglio così, perché con quel fidanzato lì eri infelice..
Quante auto-analisi.
Col portinaio, col barista che un po' ce prova, un po' fa il suo lavoro ascoltandoti quando sbiascichi "eh che io e lui eravvv a amo tr oopp o diversi…".
Quanti cambi di capelli, alla fine di ogni avventura.
Bollino dopo bollino.
Una raccolta incredibile.
E ad ogni "Tom Tom" o "Grattugia Elettrica" d'amore pensavi di avercela fatta.
Di essere lì a ritirare il tuo premio al Banco dei Premi del Supermercato.
Poi però il Tom Tom ti faceva sbagliare strada, facendoti ritrovare in aperta campagna senza 3G, facendoti sentire una completa cogliona, perché tu la strada la sapevi… ma avevi ascoltato "LUI".
Oppure la Grattugia Elettrica si arrugginiva e il formaggio aveva un pessimo sapore e tu pensavi "Allora me lo potevo pure grattugiare io 'sto formaggio... con la punta del coltello e veniva sicuramente meglio…".
Nessun Premio era il Premio.
E allora continui a mettere da parte i tuoi bollini.
Li custodisci gelosamente.
E stai pronto a rovesciarli sul tavolo dei Premi del Supermercato da un momento all'altro, appena vedi arrivare il Termoventilatore con Tecnologia in Ceramica.
Perché ormai di punti ne hai talmente tanti da poter prendere la cosa più figa!
Se e quando arriverà.
Io ho molti bollini.
Non li voglio nemmeno contare.
E non lo voglio sapere se tu hai una Tecnologia in Ceramica e d'estate renderai fresca e meno umida l'aria che respirerò.
Perché dopo tanti cataloghi, tanti bollini e presunti premi, mi accorgo di avere già tutto.
Di non aver bisogno di un Premio per confermare le mie doti e le mie fatiche, ma solo di una creatura bella che abbia capelli soffici da accarezzare, la capacità di farmi ridere fino a che mi fanno male le guance, e la particolarità di far parte delle mie giornate con la semplicità che caratterizza solo le cose belle, quelle che funzionano e basta, senza ruggine, senza che la strada si sbagli.
Quelle cose ingenuamente facili da prendere come le giornate di sole in inverno, quelle in cui sfoggi il cappottino, consapevole del fatto che magari per il caldo, quello vero, ci vorrà ancora un po' di tempo, ma intanto non ci pensi, e sorridi così tanto.. che le tue guance non ci erano più abituate.
S.
La risposta è sempre "Ehm.. no!".
E loro mi dicono "Peccato! Facendo la tessera, dopo tot bollini potrebbe ricevere questo e quest'altro! Noi premiamo la fedeltà dei nostri clienti e l'acquisto presso la nostra sede di prodotti diversi nel corso dell'anno!"
Allora l'altra notte, immersa in un mare di insonnia, come quando le onde del mare sono troppo alte per poter galleggiare serenamente, mi sono messa a pensare a tutti gli ambiti della vita in cui facciamo raccolta di bollini.
Nella salute.
Pensate a quante piccole o grandi malattie collezioniamo.
Quante ne curiamo, con nervosismo e dedizione, nell'attesa di guadagnare quel fantastico premio: la completa guarigione.
Nel percorso scolastico e universitario.
Esami su esami, voti su voti, per arrivare a quel prezioso pezzo di carta che, presumibilmente, farà riempire la bocca di descrizioni di platino ai nostri parenti, con gli inquilini del piano di sotto.
Nell'educazione dei figli, o dei nostri animali.
Tentativo dopo tentativo, pannolino dopo pannolino.
Tanti bollini che porteranno al premio di un bravissimo bambino o cagnolino, che possiamo portare in giro riempiendoci la bocca di descrizioni di platino, come i nostri parenti.
Quante soddisfazioni.
Ci ricordiamo ogni corridoio, ogni banco freschi percorso per arrivare al nostro Cuocicereali a vapore multifunzione da 2.000 bollini.
Ogni busta della spesa portata sotto la pioggia, ogni casco di banane biologiche per quella Bicicletta elettrica a pedalata assistita da 15.000 punti (fonte catalogo fidaty esselunga).
E quindi varrà anche per l'Amore no?
Quante canzoni dei Bon Jovi, quanti baci bruttissimi, quanti baci bellissimi che sembravano essere gli ultimi che avresti mai dato.
Quante lacrime singhiozzate.
Prima per quell'amore piccolo e adolescenziale, che alla fine era un amore fatto d'ego.
Tu non lo sapevi ancora, che si inizia ad amare per compiacere se stessi, e solo crescendo si ama perché si ha un genuino bisogno di dare e una pura capacità di fare.
Poi per quell'amore che ti ha ribaltato come un calzino a pois.
Con i pois, appunto, tutti arruffati dal lato delle cuciture, tipo bacarozzo di tessuto che cerca di tornare nella posizione originaria.
Quell'amore che ti ha fatto capire che facevi assolutamente schifo in così tanti lati del tuo carattere, che se te l'avessero detto mica ci avresti mai creduto.
Quanto amore di letto fatto per dimostrare a te stesso che, no, non ci stavi sotto per chi ti aveva fatto soffrire.
Per dimostrare che "tu ti sai divertire".
Facendoti la doccia il più veloce possibile come quando mangi un cannolo siciliano e i denti te li lavi subito per evitare di rovinarti i denti, e anche perché era troppo dolce, e un po' ti ha disgustato.
Quante telefonate con Nonna e Zia, a spiegare che si, effettivamente avevi "fallito" di nuovo.
E che tu però stavi meglio così, perché con quel fidanzato lì eri infelice..
Quante auto-analisi.
Col portinaio, col barista che un po' ce prova, un po' fa il suo lavoro ascoltandoti quando sbiascichi "eh che io e lui eravvv a amo tr oopp o diversi…".
Quanti cambi di capelli, alla fine di ogni avventura.
Bollino dopo bollino.
Una raccolta incredibile.
E ad ogni "Tom Tom" o "Grattugia Elettrica" d'amore pensavi di avercela fatta.
Di essere lì a ritirare il tuo premio al Banco dei Premi del Supermercato.
Poi però il Tom Tom ti faceva sbagliare strada, facendoti ritrovare in aperta campagna senza 3G, facendoti sentire una completa cogliona, perché tu la strada la sapevi… ma avevi ascoltato "LUI".
Oppure la Grattugia Elettrica si arrugginiva e il formaggio aveva un pessimo sapore e tu pensavi "Allora me lo potevo pure grattugiare io 'sto formaggio... con la punta del coltello e veniva sicuramente meglio…".
Nessun Premio era il Premio.
E allora continui a mettere da parte i tuoi bollini.
Li custodisci gelosamente.
E stai pronto a rovesciarli sul tavolo dei Premi del Supermercato da un momento all'altro, appena vedi arrivare il Termoventilatore con Tecnologia in Ceramica.
Perché ormai di punti ne hai talmente tanti da poter prendere la cosa più figa!
Se e quando arriverà.
Io ho molti bollini.
Non li voglio nemmeno contare.
E non lo voglio sapere se tu hai una Tecnologia in Ceramica e d'estate renderai fresca e meno umida l'aria che respirerò.
Perché dopo tanti cataloghi, tanti bollini e presunti premi, mi accorgo di avere già tutto.
Di non aver bisogno di un Premio per confermare le mie doti e le mie fatiche, ma solo di una creatura bella che abbia capelli soffici da accarezzare, la capacità di farmi ridere fino a che mi fanno male le guance, e la particolarità di far parte delle mie giornate con la semplicità che caratterizza solo le cose belle, quelle che funzionano e basta, senza ruggine, senza che la strada si sbagli.
Quelle cose ingenuamente facili da prendere come le giornate di sole in inverno, quelle in cui sfoggi il cappottino, consapevole del fatto che magari per il caldo, quello vero, ci vorrà ancora un po' di tempo, ma intanto non ci pensi, e sorridi così tanto.. che le tue guance non ci erano più abituate.
S.