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Piccolo Mio - La Natura è Mamma *ADV

venerdì 19 aprile 2019

Qualche giorno fa sono stata invitata, insieme ad altre bellissime mamme, ad un evento di presentazione della nuova linea certificata naturale Piccolo Mio di Fissan.





Oltre alla scoperta dei prodotti, di cui vi parlerò più avanti in questo post, durante l'incontro abbiamo avuto il piacere di creare un gruppo di ascolto e confronto con la Psicologa e Psicoterapeuta Carolina Paz Ochsenius.


I temi affrontati sono stati molti. Dall'allattamento, con le sue difficoltà, al bonding mamma - figlio, ovvero la relazione che si instaura soprattutto durante i primi anni di vita del bambino.
Quante domande si fa una mamma? Quanti sensi di colpa porta con sé nonostante dia sempre il massimo? Si vorrebbe sempre fare di tutto per il bene dei nostri piccoli.

Una delle cose più interessanti che è venuta a galla è che che il cervello di una donna dopo il concepimento cambia.
Si è riscontrata secondo gli studi una vera e propria perdita di materia grigia e una crescita di alcune aree relative all'empatia, motivo per cui una donna diventa più sensibile a tutto ciò che riguarda non soltanto il proprio bambino ma anche l'universo infantile in generale.
Non è un caso dunque che una una mamma sappia esattamente cosa fare con un neonato, pur non avendo esperienza alcuna sul campo.


Skin to skin, comunicazione verbale, contatto visivo: tutto fa parte del "lavoro" quotidiano di una mamma (e di un papà) per creare un rapporto unico con i figli.

In parole povere anche i baci, i giochi e le canzoncine che cantiamo al nostro bambino sul fasciatoio durante il cambio sono fondamentali per lo sviluppo emozionale e cognitivo. 

Se ad esempio nostro figlio lancia il cucchiaino per aria mentre gli stiamo dando da mangiare sul seggiolone noi diciamo "Ho capito, ho capito, non ti piace questa pappa, ne vuoi un'altra!".
È così che piano piano il bambino inizia a comprendere le emozioni.
A capire il proprio "senso". 
È così che tutti gli istinti diventano sensati e possono essere collocati.
Rabbia, felicità, sorpresa, paura.
Siamo proprio noi nella quotidianità a far capire a un bambino che esiste.
Un neonato difatti non ha percezione di sé, ma siamo noi a dargliela con la nostra presenza, attraverso il tatto (skin to skin, massaggio neonatale etc).
È fondamentale che i bambini vengano accarezzati, baciati, abbracciati.
È così che sperimentano i propri confini, lo schema corporeo, percezioni sensoriali, preferenze e sicurezza di essere amati.





La linea Piccolo Mio di Fissan prende ispirazione dal rapporto Mamma - Bambino.
Lo rispetta, non aggiungendo profumazioni ai prodotti così da mantenere l'odore della pelle della mamma e del bambino durante tutte le fasi, dal bagnetto al cambio al massaggio.
Lo celebra, con sostanze naturali e 0% di petrolati, sles, parabeni, coloranti, alcol, siliconi.

Olii e burri naturali, anche nella pasta cambio che sembra quasi un trattamento, una crema delicata con burro di Babassu, mandorle dolci e macadamia.

La crema corpo invece è una coccola, con burro di cacao e burro di mango. 
Si assorbe subito e lascia la pelle setosa: lo so perché la sto usando anche io sulle mani che ultimamente sono secchissime! (Anche voi con i bambini piccoli lavate le mani il doppio di prima e lavate bavaglini e body ogni due per tre?).


Stasera faremo il bagnetto con il Bagno corpo e capelli, che al suo interno ha acqua di lavanda e camomilla per lenire e rilassare.

Tutta la linea è certificata ICEA ed è venduta nelle farmacie e nei supermercati Esselunga per un prezzo consigliato di 9.90 e di 14.90 per i solari.

Sì, ho detto solari!
Anche durante l'estate Piccolo Mio ci accompagnerà proteggendo dai raggi solari la delicata pelle dei nostri bambini.
Una crema solare e uno spray solare a fattore 50spf senza parabeni, petrolati, coloranti, alcol, siliconi. Questi prodotti si assorbono rapidamente, non appiccicano e sono resistenti all'acqua.

Per concludere vi svelo una vera chicca ovvero la crema e lo spray con bio ardiroba, fragranza naturalmente sgradita alle zanzare (ma gradita alle mamme, non preoccupatevi!)


Vi lascio il sito: 










Storia del nostro primo passeggino! *ADV

mercoledì 3 aprile 2019
Ricordo come fosse ieri quanto fossi bombardata di informazioni durante la gravidanza.
La borsa dell'ospedale, i must have per i primi giorni e tutto ciò che eventualmente, ma non necessariamente, sarebbe potuto tornare utile: il mio cervello fumava!

Il passeggino era la ciliegina sulla torta: quale?
Come sceglierlo?

Quando Bébé Confort mi ha contattato per diventare Ambassador del brand ho pensato fosse un segno del destino.
Avendo quindi imparato qualcosa sull'argomento, dopo questi primi sei mesi come mamma, sono qui a scrivere un post con tutte le info utili tenendo a mente anche le domande che mi avete fatto su Instagram in questi mesi.

Il passeggino che ci ha accompagnato in questi primi mesi è il LILA, il trio LILA.

Ovetto Pebble Plus, Passeggino con seduta che diventa culla e navicella Oria.

Il Pebble Plus, con la base Isofix 2wayfix è la primissima cosa che userete per tornare a casa dall'ospedale.

Non dimenticherò mai il momento in cui l'abbiamo adagiata come un gioiello prezioso all'interno dell'ovetto... era così piccola!
Adesso che ha quasi sei mesi abbiamo tolto il riduttore interno perché è così grande che non serve più... il tempo vola.




Il giorno che l'abbiamo portata a casa

In questo ovetto si sentiva molto protetta, infatti specialmente nel corso dei primi mesi si è fatta delle lunghe dormite nel Pebble Plus montato sulla base passeggino.



Questa è stata una delle comodità più grandi: poter viaggiare in auto in sicurezza e montare l'ovetto direttamente sul passeggino per fare una passeggiata a piedi senza dover trasportare nessun altro pezzo del trio.

In generale ho sentito che questo era un passeggino stabile, sicuro. Non ho mai avuto timori, la vedevo dormire beatamente nonostante marciapiedi, strisce pedonali, gradini etc.
Penso che all'inizio tutte le mamme abbiano un leggero timore nell'uscire, soprattutto in città.
Per questo il passeggino deve dare sicurezza, essere ben "ammortizzato"e avere ruote grandi, oltre che materiali di qualità che durino nel tempo.

Per le passeggiate a piedi, senza macchina, i primi tempi la navicella è stata la scelta più giusta per lei.
È una vera e propria culla on the go, con materassino ergonomico e cappottina coprente.
Si aggancia alla base con un click senza il rischio di svegliare il bambino.
Utilissimo anche il coprigambe per proteggere da vento, sole, pioggia.
È consigliata da 0 a 6 mesi, e in effetti è proprio in queste prime fasi che si rivela la scelta più comoda per il piccolo/a.




Navicella e passeggino con il Winter Pack, 
per tenere le mani al caldo nelle giornate più fredde


Menzione d'onore per me va sicuramente al passeggino con la seduta che si trasforma  in culla, ovvero la parte del trio che abbiamo utilizzato e che utilizziamo di più.

Leggero, facile da agganciare alla base (la base si chiude con una sola mano, ve lo avevo detto??) e utile per passeggiate brevi o lunghe.

Brevi, nella posizione dritta; lunghe quando trasformata in culla, ovvero in posizione orizzontale.

Si chiude con una calamita e può quindi essere tenuta aperta, oppure chiusa.
All'interno c'è anche il Nap keeper, ovvero una protezione oscurante e traspirante che protegge da vento, sole, luci, insetti.
Anche in questo caso c'è un riduttore ergonomico per i piccolissimi, quindi nessun pericolo!
Le cinture di sicurezza interne permettono di tenere sempre il piccolo al sicuro.
Ci siamo trovati benissimo anche a prendere metropolitana e treno con questa modalità del trio: addirittura darle il biberon on the go tenendo la seduta dritta è stato comodissimo per evitare reflusso!




Insomma, il trio è diventato parte integrante delle nostre giornate e abbiamo trovato le nostre abitudini.
Anche fare la spesa con il passeggino è diventato un vantaggio perchè il cestello diventa una borsa capiente dove mettere tutto, ma tutto tutto!

Vi lascio il link al sito di Bébé Confort per scoprire qualcosa in più sui loro passeggini.