Un po' d'aria

lunedì 17 novembre 2014
Non tutti conoscono l'interno di un cuore.

Le sue pareti, le fondamenta, i fili a vista in cui passa l'elettricità delle emozioni e quella porticina piccola e sgangherata, che per aprire devi rimpicciolirti un po', come Alice nel Paese delle Meraviglie, per poter entrare.

Perchè è la stanza del rifugio, della rinuncia, della solitudine.

Per questo per entrarci devi farti piccolo piccolo, perchè devi abbassare anche l'autostima.



Chiudersi agli altri, soffrire, sentirsi incompresi e soffocati è una difficile circostanza.
Quando tutto intorno è troppo grande ci si rifugia come fosse la cosa migliore da fare, la cosa che potrà darci pace.

Ma non appena ci nascondiamo il peso è ancora più forte.

Quel desiderio di tornare indietro, di essere di nuovo come eravamo.

Perchè abbiamo fatto tutto giusto, seguito i consigli di tutti, ascoltato la voce interiore (ma non troppo), abbiamo atteso, pazientato, ci siamo allo stesso tempo tuffati, abbiamo messo via il passato, abbiamo lavorato sodo, sorriso al mondo, abbiamo "keep kalm e 'sti millemila cazzi" e tutto ciò che di più motivazionale instagram potesse suggerirci e allora perchè.

Perchè se siamo stati dei bravi bambini e abbiamo perdonato, creduto, ricostruito.
Perchè se abbiamo un passato horror, non ce ne lamentiamo e ci sorbiamo anche i piagnistei di gente che al massimo ha dovuto affrontare la puntura di una zanzara perchè, perchè non possiamo avere un po' d'aria.

Perchè anche quando va meglio subito dopo l'onda torna.
La classica onda da incubo, di quelle che sogni, che ti svegli senza fiato quando sta per travolgerti e whoooom, scopri che in realtà sei nel tuo letto al sicuro.
Ma nell'onda dell'ansia non c'è sogno, solo realtà.
Arriva mentre sei in mezzo a mille cose buone, di cui sei altamente consapevole.
Quelle che ti sei costruito, conquistato.
E ti arrabbi con te stesso perchè come è possibile perdersi ora in un bicchier d'acqua?
Ma non eri tu quella persona forte?
Come puoi non capire qual è l'ingranaggio che si è arrugginito facendoti arrancare all'improvviso.

Lo cerchi, indaghi.
Sei nel cuore e cerchi fuori dalla porticina sgangherata.
Con il tuo lumino, senti il rumore dei tuoi stessi passi, a terra è bagnato, sembra una grotta.
Eppure quel luogo lo ricordavi rosa e pieno di festoni, il tuo cuore.
Da fuori al petto senti l'eco della vita, le persone che ridono e ti chiamano e dicono "Dai vieni!"
Senti una voce amica e pensi "ma io l'ho già sentita..." ti guardi intorno, in un momento di lucidità capisci che era il tuo amico che ti aveva telefonato o scritto capendo che qualcosa non andava e tu forse non gli avevi risposto o forse si?
Non lo sai perchè non sai più che giorno è.
E loro sono lì, che ti chiamano e ti aspettano.
Ma tu sei occupata, stai indagando.
Ti improvvisi elettricista del cuore, che cerca di capire quale cavo si è staccato, per saldarlo ed eventualmente ritornare a vivere.
Nessuno può aiutarti ne sei convinto.

Continui a cercare e hai fretta, hai paura che se impieghi troppo tempo ad aggiustarti fuori ad aspettare non resterà nessuno, e tutto il lavoro che avevi fatto prima verrà cestinato, tirato giù con l'acqua del water, dimenticato come un viral di youtube che oggi sei famoso domani sei solo un coglione.

Mentre pensi tutto questo l'onda torna di nuovo e non puoi più cercare, inizi ad accasciarti piano piano per la paura che ti soffoca, fai cadere il lumino, inciampi, ti scortichi il palmo della mano, arrivi alla porticina sgangherata, diventi piccola piccola entri e pensi "sono salva".
L'eco delle voci è lontano, sei al sicuro.
Ma poi ti rannicchi sul divano fatto di toppe e coi piedi ghiacciati inizi a piangere.
Perchè ti sei chiusa lì dentro e quando ne uscirai?
Qualcuno sa come arrivarci per tirartene fuori?
Come puoi lasciare sole tutte le persone che ti dicono che grazie a te hanno imparato o trovato qualcosa?
Di quanto amore hai bisogno per tornare fuori?
Per trovare il cavo staccato e riaccendere le luci?

Quando avrai un po' d'aria?

In fondo nessuno si chiede dove finiscano le bellissime foglie autunnali ogni anno.
Un giorno non ce ne sono più per strada, ma l'anno dopo ritornano sempre.

Forse è così semplice.


11 commenti on "Un po' d'aria"
  1. Letto tutto d'un fiato. Non mi deludi mai. Superlativa!

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  2. Ho letto tutto e mi sento di risponderti con una cosa che ho scritto non troppo tempo fa. Una cosa che sento totalmente mia. Una cosa molto intima per me ma che voglio dividere con te. Per con-dividere. Per sentirci più vicine.

    Perché a volte il ricordo arriva dal nulla.
    Pensi a una cosa che proprio non c'entrava nulla. E invece nascondeva un ricordo, bellissimo e allo stesso tempo normalissimo.
    Perché a volte il ricordo arriva dal nulla. Chiaro. E forte. Forte come deve esserlo un pugno dritto nello stomaco. E ti manda a terra. Ti vuole tenere lì, in fondo. E tu combatti, ci provi a rialzarti. Ogni volta sembra che le tue forze siano un po' maggiori. Sembra che tu sia un po' più forte e preparato dell'altra volta. Sembra. Ma, in fondo, è un dolore troppo grande, anche per te.
    Perché a volte il ricordo arriva dal nulla.


    ...e anche se la vita a volte brucia,lascia ferite senza pietà, l'importante è non mollare mai, ecco perché io cammino, sorrido, sorrido e guardo lontano, e anche se ho un taglio nel cuore io per guarirlo solo rido...

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  3. Delle parole davvero profonde che mi toccano particolarmente in questo periodo della mia vita!Sei speciale!Ti abbraccio forte Sistiana��❤

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  4. qui c'è arte,un mondo di emozioni...come scrivi bene!!!

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  5. apriti al nuovo,e la vita ti risorriderà

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  6. Hai perfettamente descritto la mia condizione attuale, il cuore in gola e gli occhi gonfi di lacrime per tutto il tempo che ho letto queste parole profonde e scottanti..per me che fuori rido e dentro urlo..per me che ogni giorno muoio un pò..per me che ogni speranza ormai sto perdendo..grazie di tutto Sistiana, per la persona che sei anche se ti conosco solo virtualmente, per quello che trasmetti in poche righe o nei tuoi video impegnativi o più frivoli che siano..ti auguro tutto il buono della vita.

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  7. Ci sono persone con la vita semplice,bella e rosa...poi ci siamo noi....che siamo un po foglie tristi d'autunno,un po granelli di sabbia che brillano al sole,un po fiori appena sbocciati e un po neve fredda e silenziosa. <3

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  8. Ho letto e ho pianto. Forse questo è il peso per le persone troppo sensibili: sorridenti fuori ma fragili come una foglia d'autunno dentro.

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