"Non mi entri più"

martedì 21 ottobre 2014
Ho dovuto riaprire il mio blog, perchè non ricordavo più che aspetto avesse.
Sul serio.
Non ricordavo se fosse a due, tre colonne.
Scrivo solo se ho qualcosa da dire, se sono ispirata.
Non le faccio le cose a forza.

Che pallista... certo che faccio le cose a forza.
Ne faccio ogni giorno.
Incluso sorridere e stare zitta e buona.

Per quieto vivere, per bontà che rasenta l'idiozia, perchè mi hanno educato facendomi pensare che la mia opinione conta, sì, ma solo se caldamente richiesta.
In caso contrario è gradito il silenzio e l'ascolto, perchè nessuno è abbastanza "speciale" da dire sempre qualcosa, da lamentarsi a meno che non sia neccessario davvero.

Difficile essere così nell'era dei social network, dove tutti sono "autorizzati" ad avere opinioni più o meno utili o interessanti, dove molti ne inventano addirittura, di opinioni e punti di vista, perchè commentare qualcosa è come partecipare a un open buffet, non puoi non approfittarne e restare col piatto vuoto.

Tanto è che se uno è poco poco timido o riservato si ritrova a non dire più niente, sui social e nella vita.

Perchè vuole il quieto vivere, perchè sogna il quieto vivere.

Ci si ritrova a sentirsi diversi, a provare emozioni e sensazioni nuove, e a non dire nulla.

Combattendo contro se stessi, per non dire ad alta voce "Sono cambiata, le cose sono cambiate".

Perchè fa paura per mille motivi diversi dirlo ad alta voce, vero?

Piuttosto mettere la terra sotto la sabbia, cibarsi di frustrazione e negare l'evidenza.

Qualsiasi cosa sembra meglio che il dire che un rapporto è scaduto, ad esempio.

Diventando adulti tutto diventa una gara, una sfilata per cani.

Chi c'ha il fidanzato da più anni, chi c'ha le amicizie storiche e secolari dalla culla alla calvizie, chi fa più figli etc etc.

Sembrano quasi trofei da mostrare i rapporti interpersonali, gli affetti, le intimità.

Tanto è che se qualcosa cambia, dentro di noi, relativamente a ciò che proviamo per qualcuno, la più grande paura è quasi quella di dirlo.

Perchè sembra essere quasi un fallimento essere cambiati, cresciuti, e di conseguenza non trovarsi più in accordo con chi è rimasto indietro.

Quando siamo piccoli le nostre mamme si lamentano del fatto che ogni due-tre mesi i vestitini o le mini-scarpe non ci entrino "già più", rimpiangendo la salopette di jeans che tanto ci stava bene.
Però in verità, nonostante la spesa che comporta il cambio costante di vestiti, le nostre mamme sono felici di vederci crescere.
Di vedere che in quella mitica salopette "non ci entriamo più".
Perchè significa che abbiamo preso dei centimetri, che le nostre gambe e braccia stanno crescendo e diventando quelle che ci porteranno lontano.
Perchè significa che abbiamo capito molte cose dai tempi della salopette, quindi era ora di cambiarla.

credits to kids.britannica.com


Dovrebbe essere così anche da grandi, fino a che si cresce e si lavora su stessi per migliorare e diventare più o meno saldi nei propri principi e valori.

Dovremmo essere fieri di dire "Non mi entri più".
Dirlo ad alta voce, dirlo a chi è stato la nostra salopette.
Perchè, in fondo, non si può infilare a forza qualcosa che va stretto.
Non si possono strappare le cuciture di una relazione interpersonale.

Dovremmo essere consapevoli di quanti amici-salopette avremo nelle nostre vite, soprattutto se continuiamo a crescere.
Non sempre i vestiti hanno cinghie sufficientemente allungabili e regolabili per vestirci, coprirci, starci vicino senza disagio.

E lo so cosa state pensando.. che non sarà mai facile portare quella salopette alla raccolta vestiti, salutare lei con tutti quei ricordi.
Ma nemmeno possiamo colpevolizzarci se abbiamo ormai piedi e gambe più lunghe.

Diciamolo insieme: "Non mi entri più, anche se a forzare le cerniere ci ho davvero provato".
15 commenti on ""Non mi entri più""
  1. Ogni volta mi stupisci... quello che hai scritto rispecchia esattamente come mi sento in questo momento della mia vita. <3 grazie per farmi sentire meno sola.. <3

    RispondiElimina
  2. bellissimo post, condivido in pieno le tue riflessioni... e di amici-salopette ne ho dovuti, a malincuore, abbandonare molti nel corso degli anni... fortuna che esistono anche amici "gommosi" che si allungano, stringono, modellano insieme a noi, anzi spesso sono loro la molla del nostro cambiamento ;) un abbraccio Sistiana, la tua sensibilità coglie sempre nel segno <3

    RispondiElimina
  3. Wow...sembra che qualcuno mi abbia aperto il cervello, letto dentro e messo per iscritto i sentimenti che da un po' di tempo provo. Sei la mia "manna dal cielo" oggi. E scrivi pure da dio.

    RispondiElimina
  4. Forse non sono gli altri che restano indietro mentre noi diventiamo grandi: forse semplicemente si prendono strade diverse, si scelgono strade diverse. Il tutto sta nell' avere l'onestà di chiedersi se l'abbiamo trattata con amore la nostra salopette. Oppure se non siamo noi ad essere ingrassati, incicciottiti, mentre lei era sempre lì per noi, ad aspettarci.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è il mio caso ovviamente, altrimenti non avrei nemmeno scritto queste cose :) purtroppo a volte con tutta l'onestà del mondo sono gli altri a non voler crescere e a comportarsi male. Triste ma vero. L'importante è non buttarsi giù e circondarsi di persone che lavoreranno duro quanto noi per potersi "vestire insieme" negli anni. Fortunatamente ho anche quel tipo di amici, che mi rincuorano sempre e fanno capire che nel mondo c'è un po' di tutto. baci

      Elimina
    2. Vestirsi insieme, mi sembra proprio una bella metafora. In bocca al lupo per tutto. :-)

      Elimina
  5. io mi sento l'amica rimasta indietro...la salopette ormai troppo stretta...e non è una bella sensazione. però leggendoti ho provato a mettermi dall'altra parte, a guardare la cosa dall'altra prospettiva e mi hai fatto capire che allora il problema non sono io. cercherò di crescere, ci proverò.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le persone che sanno imparare davvero dagli errori e lavorarci su sono quelle migliori, non quelle che non sbagliano mai. Quindi thumbs up per te!

      Elimina
  6. sei straordinaria,non dico altro!!! love

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Siamo tutti stati e saremo un po' amici salopette e ne abbiamo anche di diversi. Sarebbe bello avere amici leggings elasticizzati, che ti stanno più o meno sempre bene, ma sono rari. Personalmente ho imparato a ripulire i miei armadi, a non aver paura a non indossare sempre le stesse persone, e a volte a restare in pigiama per non avere nulla da mettere. Non è mica facile, però, e non è nemmeno una passeggiata di salute.

    RispondiElimina
  9. spesso anche io sono stata in silenzio per mantenere la pace intorno che sia stato con parenti stretti che sono delle vipere o in amicizia ma crescendo e dopo le millemila batoste prese ho imparato a non tacere più, a liberare le mie opinioni, a dire la mia e non essere "succube" standomene zitta in disparte in situazioni che mi davano solo nervoso. Ho imparato ciò dopo aver fatto errori e aver lasciato al vento l'unica amicizia alla quale dò ancora un'importanza incredibile ma l'amico in questione ha chiuso la porta e non gli posso dare torto. Ora magari parlando risulto impulsiva ma se non lo faccio mi logoro solo stomaco e mente, anche se tengo a una persona se questa mi fa un torto non riesco più a tenermelo dentro perchè mi va stretto e bisogna sentirsi liberi, leggeri e non soffocati da persone o situazioni. Un abbraccio Sistiana. E' sempre bello leggere i tuoi pensieri.

    RispondiElimina
  10. Nell'ultimo periodo ho rivalutato tanti amici. Persone che invece di rimanerti vicino nelle difficoltà lavorative si vantano della propria posizione, dell'essere "arrivati". Io ho studiato e trovato lavoro, te hai studiato e invece non hai trovato niente. Io sono a posto con la società, tu no. E' vero Sistiana, con l'età si cambia e in peggio. Loro erano le mie salopette dell'adolescenza, le salopette degli anni passati a cazzeggiare e a prendersi poco sul serio. Per me non è semplice gettarli via perchè mentre con me si comportano in un modo con persone a me vicine si comportano da adulatori, da grandi finti amici. Ed è come una sensazione di soffocamento continuo. Scegliete bene le salopette da portare nel vostro futuro. A volte è semplice liberarsene, a volte si è comunque costretti a indossarle.

    RispondiElimina